SAFEGUARDING

La riforma dello sport ha introdotto un nuovo adempimento a carico delle società sportive.

L’articolo 16 del Decreto Legislativo 39/2021 richiede la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.

Inoltre, tutte le Associazioni e Società Sportive devono nominare entro il 31 dicembre 2024, ex art. 33 D.Lgs. 36/2021 e delibera n.159/89, un responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni nei confronti dei minori (c.d. Responsabile Safeguarding), mentre entro il 31 agosto 2024, dovranno predisporre un modello organizzativo dell’attività sportiva e codici di condotta.

Il presente Modello (d’ora in poi MOGC) è redatto secondo le linee guida dell’ente di affiliazione, è conforme a quanto previsto dall’articolo 33 del D.Lgs 36/2021, dall’articolo 16 del D.Lgs 39/2021 (e più in generale da tutta la Riforma dello Sport e di tutti i suoi atti conseguenti, compresi i Decreti attuativi), dalla delibera di Giunta Nazionale del CONI n°255 del 25 luglio 2023 e al titolo III e IV dei Principi fondamentali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di abuso violenza discriminazione emanati dall’Osservatorio Permanente Coni per le politiche di safeguarding.

Obiettivo del MOGC è la tutela dei minori e la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale. L’ASD deve altresì tendere al raggiungimento degli obiettivi di uguaglianza di genere, diversità e inclusione nonché al monitoraggio periodico dei risultati.

Ai minori che praticano attività sportiva si deve applicare quanto previsto dal decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 39, recante attuazione della direttiva 2011/93/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, relativa alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile.

A tal fine l’ASD intende provvedere ad individuare le più opportune misure e procedure di prevenzione e contrasto verso ogni condotta di abuso, violenza o discriminazione, comunque consumata in ogni forma, anche omissiva, o commissiva mediante omissione, e/o modalità, di persona o tramite modalità informatiche, sul web e attraverso messaggi, e-mail, social network, blog, programmazione di sistemi di intelligenza artificiale e altre tecnologie informatiche.

Il presente Codice di Condotta (d’ora in poi CDC) è redato secondo le linee guida dell’ente di affiliazione nazionale e nel rispetto del Modello di Organizzazione e Controllo (MOGC) della ASD.

Obiettivo del CDC è la tutela dei minori e la prevenzione di abusi, violenze e discriminazioni prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.

Il presente Codice riflette i valori di civiltà, lealtà, correttezza, probità, rispetto e spirito sportivo e definisce i comportamenti da tenere in base al ruolo di ciascun soggetto impegnato nelle attività, rilevanti non solo dal punto di vista etico ma anche legale. Il CDC non è solo un elenco di ciò che si deve o non si deve fare: rappresenta un’assunzione di responsabilità che sancisce l’impegno nella tutela dei minori e nella creazione di un ambiente sicuro per la pratica sportiva.

Con la sottoscrizione del Codice si fanno propri i principi e i valori della ASD facendosene ambasciatori e promotori.

Eventuali segnalazioni possono essere inviate al responsabile Safeguarding nominato dall’ASD RGP Precotto Damiano Giovanni Dalerba .